Jack Scarlett, il giovane cantautore romano d’adozione milanese, torna a incantare il pubblico e a mettere a nudo la sua anima con “Discorsi a metà”, il suo ultimo singolo che si propone come un viaggio intimo attraverso l’amore, la nostalgia e il rimpianto.
Il brano segue da vicino il successo di “Io sono unico”, il precedente singolo-manifesto con cui Jack si è affermato come portavoce della comunità LGBTQ+ e ha lanciato un messaggio di attivismo contro ogni forma di discriminazione. In “Discorsi a metà,” Jack Scarlett si distacca dalla dimensione militante per esplorare l’ambivalenza dell’amore attraverso una lente malinconica e oscura.
Il singolo, co-scritto con Alessandro Piumelli, altro talento della scena musicale italiana, si manifesta come un capolavoro acoustic-pop che cattura l’essenza dell’amore in una narrazione intrisa di profondo rispetto per la sua natura effimera. Il brano si snoda tra le note, dipingendo la malinconia e il doloroso ricordo di un amore passato, rivelando le sfumature oscure delle relazioni spesso trascurate nella musica leggera.
L’introspezione di Jack si traduce in un’opera intima che va oltre la superficie luminosa dell’amore, esplorando le zone nascoste e dolenti di questo sentimento universale. Attraverso i temi della frustrazione, dell’interdipendenza e dell’arrendevolezza, Jack offre agli ascoltatori uno sguardo autentico sulle sue esperienze personali, senza edulcorazioni.
Il processo di creazione del brano è stato un viaggio personale per Jack, riflettendo il suo cammino di consapevolezza e maturazione. La produzione di Paolo Paone, già noto per il suo lavoro con artisti di successo, ha contribuito a plasmare il tappeto sonoro, trasformando il tormento silenzioso e assordante di Jack in una melodia avvolgente.
Le metafore fisiche utilizzate da Jack fin dall’apertura del brano sottolineano il disperato tentativo di combattere contro i sentimenti dolorosi. La malinconia e i ricordi diventano nemici concreti, rendendo il dolore più tangibile e reale. Questa intensità emotiva persiste in tutto il brano, invitando gli ascoltatori a immergersi nel proprio dolore con lucidità e consapevolezza.
IL NOSTRO VOTO: 8 PIENO
COCKTAIL DA ABBINARE: UNA BELLA GRAPPA BARRICATA (per mandare giù il dolore)