Due drink, un intervistatore e un artista: in 5 sorsi cerchiamo di scoprire il nostro ospite.
Oggi scopriamo davanti ad un Negroni Sbagliato il giovane cantautore Milanese SKOOB che ha recentemente presentato il suo nuovo singolo “PARTERRE”.
“Amarsi è come stare nel mezzo di un concerto parterre”, spiega l’artista, “hai fatto la coda per trovare il posto migliore e ora stai spingendo, urlando e stai anche un po’ stretto. Ma poi inizi a cantare tra mille luci e baci”. Alla fine, ci si accorge della bellezza di un concerto vissuto nel parterre quando si smette di sentirsi stretti e si comincia a sentirsi vicini. “Per me l’amore è un po’ lo stesso. I sentimenti possono essere un casino tanto forte da farti fischiare le orecchie. Proprio come durante un concerto parterre. Ma c’è qualcuno che direbbe che non ne vale la pena?”
LETSGO
I tre ingredienti del tuo nuovo singolo “Parterre”
I tre ingredienti di Parterre sono: confusione ma in senso buono, come in un concerto, tra luci, baci, salti, urla e abbracci; sincerità perché parla di cos’è davvero una relazione per me e amore perché è il filo rosso che unisce tutti i miei brani e il tema centrale di questo.
Tre artisti che ti hanno ispirato
Se dovessi scegliere tre artisti che mi hanno ispirato direi Calcutta, Battisti e Justin Bieber.
Cosa non può mai mancare in un tuo brano
Non può mancare il ritornello da cantare a squarciagola. La cosa che più mi piace della musica è la condivisione, quindi quando scrivo un brano immagino sempre una folla che urla all’unisono il ritornello. Se non riesco a farlo significa che non è quello giusto.
Quale consiglio daresti ad un aspirante artista?
Gli direi che è giusto confrontarsi e ascoltare i pareri di altri ma alla fine quello che più conta è fare quello che ci piace. Fai di testa tua.
Se “Parterre” fosse un drink sarebbe…
Il Negroni Sbagliato. È una canzone d’amore, passionale come il rosso del Campari. C’è il ghiaccio freddo come (a volte) il suo cuore ed è “sbagliato” perché è un Negroni che non ce l’ha fatta. Cioè, è vero che in questo brano si parla d’amore ma rimane comunque un po’ di amaro in bocca perché non è tutto rose e fiori.